Torre di Capo Falcone: panorama mozzafiato

Stintino e dintorni - 12 Novembre 2025

Sul margine estremo della Sardegna nord-occidentale, dove il vento pettina la macchia e il mare accende tutte le sfumature del blu, la Torre del Falcone vigila da secoli.

È una sentinella di pietra, un punto d’arrivo per chi ama camminare, fotografare, respirare paesaggio.

Da quassù lo sguardo abbraccia La Pelosa, l’Isola Piana e il Parco dell’Asinara: un teatro naturale che vale il viaggio.

Tower of Capo Falcone - Torre di Capo Falcone

Dove si trova la Torre del Falcone

La Torre del Falcone sorge sul promontorio di Capo Falcone, nel comune di Stintino, all’estremità del Golfo dell’Asinara.

È uno dei punti panoramici più straordinari della costa: alle spalle, i profili bassi della macchia mediterranea; davanti, le acque trasparenti che fanno di questo tratto di Sardegna un’icona.

Breve storia della Torre del Falcone

Come molte torri costiere sarde, anche la Torre di Capo Falcone nacque con funzione di avvistamento: una rete di segnali e fuochi per difendere le comunità dai pericoli che venivano dal mare. Pietra su pietra, la torre è rimasta un riferimento del paesaggio e della memoria locale.

Oggi non è solo testimonianza storica: è un punto di belvedere privilegiato da cui leggere la costa e la sua geografia.

Come arrivare: accessi e punti di partenza

Raggiungere la Torre di Capo Falcone è semplice, purché si scelga l’orario giusto e si porti con sé il necessario.

  • In auto: si parcheggia nelle aree consentite ai piedi del promontorio (o nelle zone limitrofe di Capo Falcone/La Pelosa), per poi proseguire a piedi.
  • A piedi: il modo migliore. Dalle zone di La Pelosa o del belvedere di Capo Falcone partono tracce e sentieri che risalgono la dorsale verso la torre.

Il consiglio è di muoversi al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando la luce è più morbida e il caldo meno intenso.

I sentieri per la Torre di Capo Falcone: difficoltà, tempi, cosa aspettarsi

Il percorso è breve ma panoramico.

Il fondo alterna roccia e terra, con tratti esposti al vento e passaggi su pietra che richiedono passo sicuro.

  • Durata indicativa: 30–50 minuti a/r, a seconda del punto di partenza e del ritmo.
  • Difficoltà: adatto a chi è abituato a camminare su terreno naturale.

Lungo la salita, la vista si apre a ventaglio: le acque turchesi di La Pelosa, il canale verso l’Asinara, i disegni chiari della posidonia sul fondo.

Cosa vedere in cima: belvedere e fotografia

Dalla Torre del Falcone il panorama è a 360°.
A est la distesa di Stintino, a sud le curve della costa, a nord-ovest l’Asinara che sembra a portata di mano.

È un luogo perfetto per gli appassionati di fotografia:

  • Golden hour all’alba o al tramonto per colori saturi e ombre lunghe.
  • Giorni limpidi dopo il maestrale per la massima visibilità.

Consigli pratici per la visita

Per rendere l’esperienza più piacevole (e senza imprevisti), tieni a mente questi consigli pratici.

  • Scarpe: meglio da trekking o suola scolpita.
  • Acqua, cappello, crema solare: non ci sono fonti o ombra stabile.
  • Meteo: evitare le ore più calde d’estate; attenzione al vento forte.
  • Ambiente: restare sui sentieri, non calpestare la vegetazione, riportare indietro i rifiuti.

Abbinare la visita ad altre esperienze nei dintorni

Una mezza giornata perfetta?
Salita alla Torre di Capo Falcone, discesa e bagno nelle acque di La Pelosa o La Pelosetta, pausa lenta nel borgo di Stintino o, per chi ha tempo, un’uscita in barca verso l’Asinara.
La torre del falcone diventa così il “punto alto” di un itinerario che unisce mare, cammino e luce.

La Torre del Falcone non è solo una meta: è un modo diverso di guardare la costa. Salire fin qui significa fermare il tempo, ascoltare il vento, lasciare che il paesaggio faccia il resto.